VI STEP: IL SIMBOLO (Parte II)
Archipendolo: Significato e tradizione
Troviamo traccia dell'archipendolo già nel Filebo di Platone, in cui egli afferma: "Ciò che qui intendo per bellezza di forme non è già quello il profano generalmente intende sotto questo nome, ma bensì ciò che risiede nel saggio e giudizioso impiego del compasso, del filo e della squadra.". Appare chiaro il riferimento all'archipendolo che, come detto, era usato anche come squadra.
Già dal tempo dei Romani, inoltre, l'archipendolo è stato associato agli ambienti "massonici" o esoterici dell'epoca. Una testimonianza deriva infatti da un mosaico rinvenuto a Pompei, che raffigura, tra gli altri simboli, proprio un archipendolo. Esso si trova nella parte superiore del mosaico, e rappresenta il cosiddetto "Pleroma", ovvero, nello gnosticismo, la sfera mediatrice tra quella divina, perfetta e reale, e quella delle cose materiali, imperfetta ed irreale.
Bibliografia: https://www.esonet.it/News-file-article-sid-868.html , http://bivio.filosofia.sns.it/bvWorkPage.php?pbSuffix=157%2C570849&queryStructPath=../SectionFigureList_allegPhilosoph.trsst&queryName=bvCreateSectionFigureFreqList&posSL=27&resetPageNav=1
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