venerdì 30 ottobre 2020
X STEP: I LIBRI
Archipendolo: La letteratura
IX STEP: GLI INVENTORI
Archipendolo: Chi lo ha creato
VIII STEP: I MATERIALI
Archipendolo: Come è fatto
VII STEP: IL MITO
Archipendolo: Tra realtà e mitologia
Il significato del passo è chiaro: la Bibbia vuole lanciare il messaggio che, come non si può costruire una casa senza controllare che i muri portanti siano dritti, così l'uomo non può costruire la propria vita senza preoccuparsi della direzione che sta seguendo. Secondo il cristianesimo, il "filo a piombo della vita" deve essere l'insegnamento di Gesù, unito alla parola di Dio.
Un altro profeta che nomina il filo a piombo nella Bibbia è Zaccaria. Egli cita il filo a piombo con le stesse finalità di Amos, ma con uno slancio decisamente più positivo e speranzoso. Il denominatore comune dei due passi è, quindi, pressoché lo stesso.
VI STEP: IL SIMBOLO (Parte III)
Archipendolo: Significato e tradizione
Tornando tra gli ambienti massonici, già citati nel primo di questa serie di tre post, l'archipendolo è sempre stato considerato simbolo della rivoluzione, in quanto rievocava ideali di giustizia sociale ed uguaglianza. Per tali motivi, molte volte è stato utilizzato in iconografie legate ad ambienti giacobini.
VI STEP: IL SIMBOLO (Parte II)
Archipendolo: Significato e tradizione
Troviamo traccia dell'archipendolo già nel Filebo di Platone, in cui egli afferma: "Ciò che qui intendo per bellezza di forme non è già quello il profano generalmente intende sotto questo nome, ma bensì ciò che risiede nel saggio e giudizioso impiego del compasso, del filo e della squadra.". Appare chiaro il riferimento all'archipendolo che, come detto, era usato anche come squadra.
Già dal tempo dei Romani, inoltre, l'archipendolo è stato associato agli ambienti "massonici" o esoterici dell'epoca. Una testimonianza deriva infatti da un mosaico rinvenuto a Pompei, che raffigura, tra gli altri simboli, proprio un archipendolo. Esso si trova nella parte superiore del mosaico, e rappresenta il cosiddetto "Pleroma", ovvero, nello gnosticismo, la sfera mediatrice tra quella divina, perfetta e reale, e quella delle cose materiali, imperfetta ed irreale.
Bibliografia: https://www.esonet.it/News-file-article-sid-868.html , http://bivio.filosofia.sns.it/bvWorkPage.php?pbSuffix=157%2C570849&queryStructPath=../SectionFigureList_allegPhilosoph.trsst&queryName=bvCreateSectionFigureFreqList&posSL=27&resetPageNav=1
VI STEP: IL SIMBOLO (Parte I)
Archipendolo: Significato e tradizione
"Il simbolo non è né allegoria né segno ma l’immagine di un contenuto che per la massima parte trascende la coscienza." (Carl Gustav Jung)
È ben noto che, nella storia, molti sono stati i simboli che i vari partiti politici, movimenti, associazioni, ma anche casate nobiliari, imperatori e papi hanno scelto per essere rappresentati, e l'archipendolo fa parte di questa immensa lista.
Analizzando lo strumento in sé, è possibile associare ad esso due significati paralleli: in primis, dato che il triangolo formato dal supporto punta in alto, si può esprimere l'idea dell'elevazione spirituale, che porta a migliorarsi e a raggiungere la vetta nel proprio ambito (politico, religioso, militare ecc.); in secondo luogo, invece, dato che il filo a piombo punta verso il basso, lo strumento evoca il concetto di introspezione, la ricerca dentro di sé dell'orizzontalità, che rappresenta le fondamenta che ognuno sceglie per portare avanti la propria vita spirituale.
Tuttavia, al di là delle interpretazioni più o meno moderne, è possibile stendere una breve cronistoria del simbolismo legato all'archipendolo.
V STEP: IL PRINCIPIO FISICO
Archipendolo: Come e perché funziona
Il principio fisico che sta alla base del funzionamento dell'archipendolo è legato alla forza di gravità. Infatti, sulla superficie terrestre agisce un campo gravitazionale, le cui linee di forza sono perpendicolari alle superfici equipotenziali del campo (ciò vale per tutti i campi vettoriali centrali la cui espressione è asintotica a 1/r^2, con r distanza tra il centro e il punto considerato). Si può affermare, dunque, che la forza di gravità agisce perpendicolarmente alla superficie equipotenziale del campo gravitazionale terrestre nel punto considerato; ciò, tuttavia, si può approssimare senza commettere errori troppo grossolani, affermando che la Terra sia assimilabile ad una sfera perfetta, e che quindi la sua superficie sia esattamente equipotenziale. Ciò equivale all'affermazione: "un filo a piombo si dispone, rispetto alla superficie terrestre, lungo la verticale al suolo in quel punto, ovvero in direzione radiale".
Il principio di funzionamento dell'archipendolo è tutto qui: lo strumento viene fissato a terra grazie ai supporti di legno di cui è dotato, il filo a piombo si dispone lungo la verticale in quel punto ed il suo scostamento rispetto alla tacca di riferimento aiuta a capire di quanto il piano considerato si discosti dall'essere orizzontale.
La tacca di riferimento, ovviamente, viene misurata a priori; l'operazione che viene compiuta è detta taratura dello strumento, e consiste semplicemente nell'utilizzare l'archipendolo su un piano di cui è nota con ottima approssimazione l'orizzontalità, aspettare che il filo a piombo smetta di oscillare attorno alla posizione di equilibrio e segnare la tacca sulla traversa dello strumento.
martedì 27 ottobre 2020
IV STEP: SCIENCE
The science behind the archipendulum
Although the archipendulum is a fundamental tool in the construction field, it has been replaced by the more practical Arabic level. Nevertheless, it is possible to find another field which makes use of the archipendulum, that is to say the topography.
The word comes from the Greek and literally it means "description of the place through drawing"; it representes all the tools and procedures which allow to study a limited portion of land without considering the complication represented by the curvature of the earth.
The most practical objective of this science is to provide the so-called "topographic survey" of the interested area: it is easy to understand how it has been the archipendulum itself to affect the birth of this subject. In fact, also the ancients Egyptians, who can be considered the true developers of these studies, used the archipendulum in order to draw the borders between properties, to mesure the extension of fields and for the construction of pyramides and temples.
Historically, the topography representes the basis of all these techniques which nowaydays belongs to the terrestrial and naval cartography ; for this reason, even if the word comes from the Greek, it has been invented recently: in fact, it has been coined in the XVIII century.
Fonte delle informazioni e dell'immagine: Renato Cannarozzo Lanfranco Cucchiarini William Meschieri: "Misure, rilievo, progetto". https://online.scuola.zanichelli.it/cannarozzomisure-files/Volume_1/Approfondimenti/Zanichelli_Cannarozzo_Vol1_UnitaB1_07.pdf
Traduzione personale
IV STEP: LA SCIENZA
Archipendolo: La scienza dietro l'oggetto
Sebbene l'archipendolo sia uno strumento fondamentale nel campo dell'edilizia, esso è stato presto sostituito dalla più pratica livella araba. Nonostante ciò, è possibile trovare un'altra disciplina che si avvalga dell'uso dell'oggetto: la topografia.
Letteralmente la parola, derivante dal greco, significa "descrizione del luogo mediante disegno", ed indica l'insieme di strumenti e procedure che permettono di studiare una porzione limitata di terreno trascurando la complicazione rappresentata dalla curvatura terrestre.
L'obiettivo più pratico di questa scienza è quello di fornire il cosiddetto "rilievo topografico" della zona considerata: si capisce facilmente, quindi, come sia stato proprio l'archipendolo ad influenzare la nascita di questa disciplina. Infatti, già gli antichi egizi (veri promotori di tali studi) utilizzavano l'oggetto sopracitato per ridisegnare i confini tra proprietà, per misurare l'estensione dei campi e per la costruzione di piramidi e templi.
Storicamente, la topografia rappresenta la base di tutte quelle tecniche che sono considerate ora appartenenti alla cartografia (terrestre e navale), ed anche per questo il termine, pur derivando dal greco, è di recente fattura: fu coniato, infatti, nel corso del XVIII secolo.
Fonte delle informazioni e dell'immagine: Renato Cannarozzo Lanfranco Cucchiarini William Meschieri: "Misure, rilievo, progetto". https://online.scuola.zanichelli.it/cannarozzomisure-files/Volume_1/Approfondimenti/Zanichelli_Cannarozzo_Vol1_UnitaB1_07.pdf
domenica 25 ottobre 2020
III STEP: UN GLOSSARIO
Archipendolo: I termini che lo riguardano
"Le parole sono finestre (oppure muri)." (Marshall Bertram Rosenberg)
- Misura : Operazione che si compie con lo strumento in esame.
- Architettura: Disciplina in cui l'archipendolo veniva più utilizzato.
- Fisica: Dietro il funzionamento di qualsiasi strumento si celano sempre leggi e principi della fisica.
- Edilizia: L'archipendolo è stato impiegato prevalentemente nel campo dell'edilizia.
- Angolo: Il compito dello strumento è verificare che il filo a piombo formi, con la scala graduata, un angolo nullo. Se ciò non accade, permette di misurare l'inclinazione del piano preso in esame.
- Legno: Materiale di cui era costituito lo strumento.
- Filo a piombo: Strumento che serve a misurare la verticalità di un asse, una colonna e simili.
- Squadra: Il supporto dell'archipendolo spesso è stato utilizzato come squadra, per tracciare linee sulle costruzioni e misurare brevi distanze.
- Topografia: Disciplina che pone le sue fondamenta su strumenti come l'archipendolo, la groma e, in generale, il filo a piombo.
giovedì 15 ottobre 2020
II STEP: LA FOTO
Archipendolo: l'aspetto fisico
Guardare un'immagine permette di "toccare" la materia di cui si sta trattando in un modo più profondo, in quanto si riesce a collegare il ricordo di una nozione a quello di un oggetto fisico o una particolare immagine. Da un punto di vista più prettamente psicologico, inoltre, le figure ci aiutano a trattare la materia in maniera più leggera, in alcuni casi addirittura quasi come fosse un gioco. Questo perché ci ricordano i libri scolastici che usavamo da bambini, che già alla fine delle medie associavamo ad un'idea di facilità e chiarezza espositiva, e corrispondono a concetti che ora sono diventati quasi scontati, e che, quindi, abbiamo "digerito".
Parlare dell'archipendolo con milioni di parole, senza però farvi cogliere l'essenza materiale, concreta, della "cosa", è alquanto sterile. Ecco, dunque, un'immagine dell'oggetto.
Fonte dell'immagine: https://it.wiktionary.org/wiki/File:Archipenzolo_inv_654_IF_20659.jpg
Riferimento bibliografico: Wikipedia, https://it.wiktionary.org/wiki/archipenzolo
martedì 13 ottobre 2020
I STEP: IL NOME
Archipendolo: Definizione e nome
https://catalogo.museogalileo.it/galleria/Archipenzolo.html
L'archipendolo: uno strumento che forse in pochi hanno sentito nominare, ma di certo uno dei più importanti nella storia dell'architettura.
L'archipendolo (anche detto archipenzolo) è un "Semplice strumento topografico per individuare una direzione orizzontale su una superficie piana oppure per misurare l'inclinazione di una superficie" (Enciclopedia Treccani, https://www.treccani.it/enciclopedia/archipendolo_%28Dizionario-delle-Scienze-Fisiche%29/ ).
Il dizionario di Google dà un'idea un pelo più precisa e "fisica" di cosa sia: "Strumento per individuare l'orizzontalità di un piano, costituito essenzialmente da un triangolo isoscele al cui vertice è fissato un filo a piombo, il quale passa per il punto di mezzo di un traguardo parallelo alla base."
Per identificare l'oggetto nella sua totalità, gli albionici usano il termine latino "archipendulum", quindi è facile accorgersi di quanto questo strumento sia stato usato già nel passato. Tuttavia, è conosciuto anche come "plumb bob": il nome deriva dal latino "plumbum", ovvero "piombo", e ciò è dovuto al fatto che inizialmente era costituito di questo materiale. "Bob", invece, in inglese indica il peso che viene agganciato all'estremità di un filo, rendendolo un pendolo.
Ma, partendo dalle origini, possiamo risalire addirittura al tempo degli antichi egizi: sembrerebbe, infatti, che essi abbiano inventato l'archipendolo (o, comunque, una sua forma più rozza) già 4000 anni fa.
Per completezza, citiamo brevemente anche la traduzione dello strumento in altre lingue geograficamente vicine al nostro Paese.
Tedesco:
In tedesco esiste il termine "Pendel", che fa riferimento ad un pendolo generico. Ci sono, tuttavia, altre parole che meglio descrivono l'archipendolo. Queste sono "Schnurlot" e "Neigungsmesser". Entrambe, come spesso accade nella lingua teutonica, sono parole composte: la prima è formata da "Schnur", che indica la cordicella del pendolo e "Lot" rappresenta il peso (è l'esatto equivalente dell'inglese "bob"); la seconda è composta da "Neigung" e "Messer", che indicano rispettivamente la misurazione (in senso più astratto) e il misuratore (in senso prettamente fisico).
Francese:
La lingua transalpina ci offre poco in termini di originalità, essendo chiarissimo il significato della traduzione: "fil à plomb". Sebbene anche per i francesi esista una precisa traduzione di "archipendolo" ("archipendule"), è interessante sapere che essi attribuiscono al "fil à plomb" un significato simbolico: nella massoneria parigina, infatti, per la sua verticalità indica l'elevazione spirituale, il perenne desiderio di migliorarsi. D'altro canto, visto che indica un punto verso il basso, viene considerato simbolo di introspezione.
Spagnolo:
Anche nella lingua iberica esiste un adattamento del termine italiano: "arquipéndola".
XXVIII STEP: LA SINTESI FINALE Archipendolo: Riepilogo finale Siamo giunti alla fine del nostro viaggio alla scoperta dell'archipend...
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XXII STEP: UN MANUALE D'USO Archipendolo: Istruzioni Come per tutti gli strumenti, anche per l'archipendolo è possibile raccoglie...
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XV STEP: I NUMERI Archipendolo: Simboli numerici In generale, ogni qualvolta si cerca di descrivere uno strumento (tanto più uno strum...
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I STEP: IL NOME Archipendolo: Definizione e nome https://catalogo.museogalileo.it/galleria/Archipenzolo.html L'archipendolo: uno strumen...